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Comunicato della lista “Una mano per Nonantola” del 17 ottobre 2020

E’ con profondo dispiacere che registriamo le dimissioni di Gian Luca Taccini e di Elena Piffero dalla Giunta Comunale di Nonantola. Una scelta maturata dopo mesi di difficoltà riscontrate nella conduzione delle relazioni interne alla Giunta, che hanno via via determinato l’affievolimento prima e lo sfaldamento in seguito del rapporto di fiducia e del franco e diretto confronto che dovrebbe informare il lavoro del collettivo. Lo sfarinamento dei rapporti si è accentuato soprattutto a causa di una differente interpretazione e gestione delle modalità e dell’approccio ai temi da affrontare, dovuta anche ad una diversa sensibilità politica circa la traduzione dei concetti di partecipazione , di radicalità e coerenza con le grandi opzioni progettuali dichiarate nel programma elettorale.

Confidiamo che il Sindaco saprà, nella riconfigurazione di una nuova Giunta, individuare le energie e le competenze capaci di garantire le attività necessarie di lavoro e di risposta ai problemi del territorio, recuperando nell’azione di governo quella serenità indispensabile a lavorare più speditamente e con maggiore efficacia.

Ringraziamo Elena e Gian Luca per la dedizione, lo spirito di servizio, la correttezza e la disponibilità con quale si sono prodigati nell’assolvere questo impegnativo e delicato compito, espletato riferendosi rigorosamente alle previsioni programmatiche. Esprimiamo a loro la nostra piena solidarietà con un sincero sentimento umano e politico di vicinanza e condivisione delle motivazioni espresse nelle lettere di dimissione, che trovate pubblicate sul nostro sito unamanopernonantola.it

Con l’uscita di Elena e Gian Luca dalla Giunta si aprirà una fase nuova, diversa e non semplice. Dovremo operare per garantirci la possibilità di poter incidere con le nostre proposte nelle scelte dell’Amministrazione. La lista di “Una mano per Nonantola” continuerà, con una rinvigorita iniziativa politica sul territorio, rafforzando il rapporto di confronto e di dialogo con il PD, che non è mai venuto meno, seguitando a lavorare e collaborare sui progetti, e con l’attività del proprio gruppo consiliare, a portare il contributo migliore possibile a sviluppare le azioni più utili alla collettività.

Sarà precipuo impegno della lista lavorare ad approntare e istruire i dossier, proposte e percorsi, sui principali temi individuati nel programma condiviso, a partire dal PUG (Piano Urbanistico Generale), che ingloba tutte le principali questioni del territorio: dall’equilibrio idrogeologico e del governo dei corsi d’acqua, all’incremento del verde, della mobilità sostenibile, ad un progetto di riqualificazione del centro storico, alla estensione dei servizi sulle frazioni ed il loro collegamento con il capoluogo. A questi obiettivi vanno aggiunti quelli inerenti lo sviluppo e l’ulteriore qualificazione dei servizi sociali, il cui lavoro potrà essere implementato ed arricchito dalla rete di volontariato, delle associazioni, che al “Tavolo Inclusione” potranno contribuire ad affrontare nelle forme più adeguate le tante necessità materiali e immateriali di coloro che ne abbisognano. Parimenti sarà doveroso verificare il livello di risposta dei servizi socio-sanitari e la loro efficienza. Da un’analisi puntuale sullo stato di fatto, nel Comune e a livello di Unione, e delle cresciute necessità di maggiori e specifici servizi erogabili a livello territoriale, data anche la elevata età media dei nostri concittadini, si dovrà approdare a proposte concrete e percorribili di qualificazione ed implementazione della risposta di tutela sanitaria, a partire dalle fragilità emerse dall’emergenza Covid.

Dai contributi emersi dal dibattito ospitato nel Forum Scuola sul nostro sito e dal confronto sviluppatosi all’interno della Conferenza dei Servizi sono emerse con forte evidenza la necessità di garantire con sempre maggiore efficacia il diritto di tutti allo studio, con particolare riferimento alle situazioni di più evidente fragilità, ed alla fruizione delle modalità, che speriamo siano utilizzate il meno possibile, di svolgimento della didattica a distanza e dei servizi di pre e post scuola, nonché della assoluta urgenza del rafforzamento del trasporto pubblico locale e della progettazione di una mobilità dolce.

La valorizzazione ed una qualificata messa a fruizione dell’ingente patrimonio storico monumentale e culturale dovrà vedere impegnata l’Amministrazione a compiere quei passi indispensabili a tali obiettivi: ad esempio, fra gli altri, una più efficiente organizzazione della proposta culturale e turistica ed indirizzare una mirata destinazione ed utilizzazione degli spazi che verranno approntati, vedi il progetto per la memoria “Davanti a Villa Emma”, il recupero del complesso immobiliare di Palazzo Salimbeni, che dovrà riospitare la sede del Comune e il nuovo Polo Culturale e la riutilizzazione dei locali della vecchia sede della Partecipanza Agraria per l’organizzazione degli interessantissimi archivi della nostra città. Queste operazioni di valorizzazione andranno a integrare la complessiva proposta culturale di Nonantola, dalla Abbazia ai Musei d’arte sacra e benedettino e della Torre dei Bolognesi, al patrimonio ambientale della Partecipanza Agraria e dell’area di Riequilibrio Ecologico del Torrazzuolo.

Ma è la scelta ambientale e di difesa della nostra casa comune che è il pianeta Terra che deve indirizzare le opzioni generali e a impegnarci a far precipitare sul nostro territorio le decisioni coerenti, portate anche con la radicalità che a volte si impone. Dobbiamo quindi lavorare sul piano progettuale per farci trovare pronti alla utilizzazione dei fondi del Recovery Plan che arriveranno all’Italia, alle Regioni e da queste ai Comuni per le opere più importanti e necessarie.

Non c’è più tempo. E non viviamo più il tempo di prima. E dobbiamo vivere questo tempo come una occasione, di svolta, di cambiamento, non solo di difesa, ma di rilancio delle opzioni che possono determinare l’intrapresa di un nuovo cammino di valorizzazione dell’uomo e delle sue potenzialità positive, che consentano di consegnare alle nuove generazioni, i nostri figli, un mondo migliore e vivibile, nel quale costruire un futuro, non più inquietante, ma generoso.

In un contesto complessivo in cui il pericolo dello “sfarinamento” dei rapporti sociali, della crescita degli individualismi, degli egoismi e delle disuguaglianze, e della tenuta delle comunità, come luoghi della solidarietà e dell’inclusione, la strada da imboccare, con determinazione e coraggio è quella dello sviluppo dei concetti di “partecipazione, radicalità e coerenza”.

E in questo scenario dobbiamo pensare a quale Nonantola immaginiamo nei decenni a venire. Dobbiamo lavorare alla Nonantola del futuro, capace di sviluppare tutte le potenzialità che ha perchè diventi un punto di eccellenza e di attrazione, di sviluppo e di crescita per tutti.

Lavoreremo su queste linee di proposta e cercheremo il massimo di coinvolgimento e di partecipazione, delle forze politiche, dal PD alle altre dell’area progressista, delle organizzazioni di rappresentanza, delle associazioni di volontariato e di tutti i cittadini, a livello personale o di gruppi di interesse, che vorranno impegnarsi in questo lavoro di costruzione del futuro nostro e delle nuove generazioni.

Ci incontreremo in uno spazio aperto, in cui tutte le posizioni e i punti di vista abbiano cittadinanza, senza che nessuno voglia imporre il proprio a prescindere: le sintesi vanno ricercate nel confronto e nella analisi e nell’approfondimento. Si può fare e noi cercheremo di farlo.

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