Mi chiamo Stefania e da sempre lavoro nel mondo dell’infanzia.

Ho iniziato ad insegnare nel lontano 1989 a Modena in una scuola a fini speciali per bambini audiolesi. In seguito per 21 anni sono stata, di ruolo, nella scuola primaria di Nonantola, che poi ho deciso di lasciare per altre esperienze professionali. Ora mi occupo nuovamente di infanzia come supporto a bimbi disabili in una scuola privata di Nonantola. Perché? Perché se si nasce per fare una cosa, è quella, credo, la strada da seguire e io è coi bambini che mi sento alla pari.

Amo la vita, anche se a tratti la trovo durissima. Amo la compagnia delle persone e stare sola; amo fare sempre nuove esperienze ma fatico moltissimo a lasciare la strada vecchia; sono energica e testarda e anche estremamente volubile e vulnerabile.

Sono convinta che tutti gli esseri umani siano esseri umani, che tutti abbiano un valore e una ricchezza da portare, grandi e piccoli, belli e brutti, ricchi e poveri, bianchi e neri… e “Una mano per Nonantola”, per me, è fondamentalmente questo: credere che per tutti c’è una possibilità in questo paese. Per tutti!

Se non fosse così non ci avrei messo la faccia perché non sono affatto una “politica”, sono una persona molto semplice, ma, nonostante l’età, credo ancora che il mondo sia il luogo migliore in cui vivere, se lo vogliamo davvero.

Le mie passioni? A momenti alterni della vita, direi quasi tutte… mi piace tutto! Ho imparato a convivere con i facili entusiasmi che mi connotano e le inevitabili delusioni che ne conseguono.

Come tutti sono anche tanto altro. Chi mi conosce, conosce le mie crisi e i miei momenti difficili, conosce il mio sorriso che provo veramente a non perdere mai…

Chi non mi conosce… spero che “Una mano per Nonantola”, fra le altre cose, si l’occasione per conoscersi.

Grazie, Ste